Presso l’ospedale maggiore cittadino, a causa di un male incurabile, il 13 giugno è morto Romano Guareschi, d’anni 79. Si è celebrato il funerale in parrocchia il giorno 15, con alta partecipazione, anche al rosario è intervenuta la folla delle grandi occasioni. Ho cercato di comunicare qualche riflessione sul vangelo e su Romano parlando dell’importanza della famiglia che lo ha assistito, circondato di attenzioni e serenamente, per quanto possibile, accompagnato alla conclusione di questa esistenza terrena. Il messaggio biblico descriveva il chicco di grano che caduto nel terreno se muore porta molto frutto. Così ho evocato le atmosfere della bassa parmense percepite in sensazioni vitali, fatte di campi verdi alternati al biondo ubertoso del grano maturo, capaci di trasmettere l’alternanza delle stagioni e il divenire nel passare del tempo. La morte è una mutazione, una trasformazione della vita che continua nell’eternità di Dio.