Proponiamo di seguito una citazione del teologo Andrea Grillo sul tempo di Quaresima – «tempo smisurato» di iniziazione e riconoscimento per le comunità cristiane:
Dicevano i latini: “De te fabula narratur – la favola parla di te“. Questo dovremmo dire sempre di fronte alla Scrittura proclamata in assemblea che proprio in forza di questa proclamazione diventa ‘Parola di Dio’. (…)
Una comunità in ascolto del Gesù tentato, del Gesù trasfigurato e del Gesù interpellato (dalla Samaritana, dal cieco nato e da Lazzaro) rinnova la propria fede senza sconti, senza idealizzazioni, senza utopie e senza depressioni. Sa di dover attraversare la solitudine del deserto, la relazione privilegiata del monte Tabor, di dover aver sete al pozzo e di poter scoprire una fonte zampillante, di dover ricalibrare i criteri della vista e di poter imparare a vedere da un cieco, di dover imparare la vita da un morto.
Il modello del discepolo è sottoposto, specialmente nelle cinque domeniche di Quaresima dell’anno A (ma con tonalità e sottolineature peculiari anche negli altri cicli di letture, l’anno B e l’anno C), ad una profonda conversione.
Andrea Grillo, Iniziati alla Pasqua. Meditazioni per la Quaresima. Queriniana, 2017.